
Brividi ad alta quota: il volo dell’angelo
Una delle esperienze più suggestive da fare nella vita, un “volo” sopraelevato dal luogo in cui ci si trova, sostenuti unicamente da un lungo filo di ferro.
Il volo dell’angelo, così chiamato, si può fare in diverse località d’Italia, scegliendo così la meta che più si desidera.
Alta quota che si mescola ad alta velocità, vissuta in prima persona senza alcun tipo di sostegno, se non l’utilizzo di un cavo metallico ed un’ imbracatura (ovviamente in totale e certificata sicurezza).
Ma quali sono le destinazioni predilette per vivere quest’emozionante avventura?
Sull’Appennino Tosco Emiliano, l’attrazione chiamata Grande Tirola vi aspetta con un “semplice” cavo d’acciaio fissato a una decina di metri d’altezza fra due alberi, al quale è fissata una carrucola con la quale potete lanciarvi, attraversare una porzione di bosco e fermarmi in una rete distante un centinaio di metri.
A San Vigilio di Marebbe (Bolzano) lo stesso principio, ma con molta più adrenalina.
Siete imbragati allo stesso modo, seduti, ma qui le carrucole consecutive sono cinque, per una lunghezza totale di 3.200 metri e per di più, la distanza dal suolo non è più di una decina di metri, ma di cento.
Non parliamo più di tyrolienne (italianizzato in tirola), ma c’è un termine più fashion, zip-line.
Stessa posizione, stessa imbracatura.
La velocità è sempre modesta (si fa per dire) e potete provarlo anche in inverno.
In alta Val Sugana, sorge l’Acropark Rio Centa, nel Parco fluviale del torrente Centa.
Questo parco avventura dispone di 8 percorsi e il suo fiore all’occhiello, una doppia teleferica che attraversa il rio Centa e chiude in modo spettacolare il tracciato più lungo.
Un parco avventura “gemello” si trova anche a Roana, nell’altopiano di Asiago.
Cinque percorsi a difficoltà crescente, e anche qui il principale, 350 metri di teleferiche in sequenza, termina con un volo sopra il laghetto Lonoba.
Se invece volete provare il brivido di volare a 100 km all’ora da un versante all’altro della valle, in posizione orizzontale, a quasi 400 metri dal suolo, da soli ma anche in coppia, non solo potete provare quest’esperienza in terra lombarda ma anche più a sud…in Basilicata!
Il Volo dell’angelo nel cuore della Basilicata unisce i due paesi di Pietrapertosa e Castelmezzano.
Un doppio cavo d’acciaio lungo 1.550 metri collega i due paesi ed è possibile volare da una vetta all’altra per 80 interminabili secondi.
Nel punto di massima altezza la distanza dal suolo è di 450 metri: un sogno per molti, un incubo per qualcuno. Naturalmente i voli sono due: andata e ritorno.
La stessa emozione di può provare anche a Latina, a Sondrio, a Verbania, a Vagli Sotto, a Frassinetto, e a Laurino.
Sempre in Basilicata ma molto più a Sud, al confine con la Calabria, si trova anche il Volo dell’aquila l’esperienza di volo su fune, monodirezionale, che simula anche visivamente il volo di un deltaplano.
Siamo all’interno del Parco Nazionale del Pollino.
Anche qui c’è un cavo d’acciaio e un imbraco orizzontale, simile a quello degli altri.
Qui però è addirittura possibile volare in 4 persone, l’una accanto all’altra.
E tu, quale “avventura” sei?